in occasione dello spettacolo “D come donna”, la fisarmonica arriva sul palco assieme allo scrittore Pino Roveredo
Roveredo: le mie donne amate
dimenticate ed emarginateIl teatro dello scrittore friulano: domenica a Udine con la “Compagnia Instabile” «Una poesia e un racconto». Il libro “Ballando con Cecilia” ritornerà sugli scaffali
di Gian Paolo Polesini
Sono le donne di Pino. Se le racconti, ti appartengono. Diventano tuoi i loro tratti, i sentimenti, i gesti, la spiritualità, i pensieri, il profondo, l’emerso solitamente nascosto dall’apparenza. Roveredo, lo conosciamo, non si ferma mai al primo sguardo. E un po’ minatore, scende ed esplora. Poi risale con lo zaino pieno. Ci è finito pure lui là sotto, perdendosi e ritrovandosi.
Alti e bassi di una vita. Sei a posto se rialzi la testa e la volti indietro, mai scordarsi di chi, come te, un bel giorno è scivolato finendo a terra. C’è altro teatro firmato P.R., una produzione parallela a quella letteraria. Una trentina di opere, sostanzioso prodotto a uso e consumo della Compagnia Instabile, messa su qui una ventina d’anni fa, che ha pure filiato in molte regioni italiane, Campania, Puglia. D… come donna è in cartellone – domenica 6, alle 21, finirà sul palcoscenico del San Giorgio e non servirà acquistare il biglietto – una raccolta del tempo, si è formata con la conoscenza di femmine spesso borderline, «dimenticate e che ci aiutano a crescere – dice – penso alle rughe di mia mamma, alla solitudine di una madre senza il figlio, all’emarginazione della barbona della stazione. Non sto sulla cronaca, ma è come se lo facessi. In fondo, le storie comunque appartengono a un oggi inquieto di troppi vinti e di pochi vincitori». [fonte: messaggeroveneto.gelocal.it – leggi tutto l’articolo ]