Dopo l’anteprima mondiale al Locarno Festival, Menocchio di Alberto Fasulo arriva nei cinema italiani. Designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, il film racconta la storia di Menocchio, il mugnaio che durante la Controriforma si ribellò alle ingiustizie e al potere della Chiesa, condividendo un messaggio di povertà e amore che è tuttora attuale.

 

Il film sarà in tenitura al Visionario dall’8 novembre, in collaborazione con Nefertiti Film e con il progetto Altri Sguardi che vede coinvolte le più belle sale cinematografiche d’Italia in un percorso di autodistribuzione dal basso.

Più informazioni sul tour nei cinema italiani qui:http://www.nefertitifilm.it/it/newsdetails/156.aspx

Durata: 104’
Lingua: Italiano, Friulano, Latino
Sinossi:
Italia. Fine 1500. La Chiesa Cattolica Romana, sentendosi minacciata nella sua egemonia dalla Riforma Protestante, sferra la prima sistematica guerra ideologica di uno Stato per il controllo totale delle coscienze. Il nuovo confessionale, disegnato proprio in questi anni, si trasforma da luogo di consolazione delle anime a tribunale della mente. Ascoltare, spiare e denunciare il prossimo diventano pratiche obbligatorie, pena: la scomunica, il carcere o il rogo. Menocchio, vecchio, cocciuto mugnaio autodidatta di un piccolo villaggio sperduto fra i monti del Friuli, decide di ribellarsi. Ricercato per eresia, non dà ascolto alle suppliche di amici e famigliari e invece di fuggire o patteggiare, affronta il processo. Non è solo stanco di soprusi, abusi, tasse, ingiustizie. In quanto uomo, Menocchio è genuinamente convinto di essere uguale ai vescovi, agli inquisitori e persino al Papa, tanto che nel suo intimo spera, sente e crede di poterli riconvertire a un ideale di povertà e amore.

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